Nel corso della mia vita ho sempre nutrito un grande interesse nei confronti delle persone e dei loro comportamenti. Ho coltivato questa passione dapprima in ambito Umanistico-Pedagogico attraverso un primo percorso di studi in Lettere Moderne grazie al quale ho potuto mettere a disposizione le mie competenze nei contesti educativi legati all'adolescenza. Contemporaneamente a questa attività lavorativa, ho approfondito le mie conoscenze, laureandomi anche in Psicologia Clinica dello Sviluppo e Neuropsicologia. In seguito, ho conseguito il Dottorato di Ricerca in Psicologia, Linguistica e Nuroscienze Cognitive specializzandomi in Psicologia Cognitiva e dei Processi di Pensiero e Ragionamento, quali Problem Solving, Decision Making, Linguaggio e Comunicazione. Inoltre, da anni l'esperienza come psicologa clinica e la formazione in Psicoterapia Cognitivo-Costruttivista mi hanno permesso di occuparmi del disagio psicologico e della psicopatologia, privatamente nel mio studio e presso varie strutture pubbliche.
Abitualmente, ci viene richiesto di risolvere problemi, prendere decisioni e cercare di esprimere efficacemente agli altri le nostre intenzioni. Spesso capita, però, che queste aspettative vengano disattese a causa di alcune difficoltà nel generare adeguati processi di pensiero e di comunicazione e per la presenza di emozioni poco gestibili e pervasive. Tutto ciò si può verificare durante un periodo particolarmente stressante della propria esistenza, oppure perché abbiamo sempre avuto l’inconsapevole abitudine di ragionare o decidere in modo poco funzionale rispetto alle esigenze quotidiane. Queste disposizioni arrecano certamente una grande sofferenza e una considerevole rinuncia personale, sociale e lavorativa, specialmente perché rischiano di cristallizzarsi, declinandosi in schemi fissi di comportamento, difficili da modificare. In tali situazioni critiche si collocano le mie competenze specifiche legate alla Psicologia del Pensiero e del Ragionamento, oltre a possedere naturalmente quelle più generali legate alla Psicoterapia Cognitiva per la risoluzione dei diversi disturbi psicopatologici.
Processo di valutazione, diagnosi psicologica, personologica e psicopatologica (DSM V, ISD 10) dell’individuo svolta attraverso colloqui clinici, valutazioni osservative e test validati e selezionati in funzione del contesto e dello scopo valutativo.
Le valutazioni psicodiagnostiche vengono rilasciate su richiesta per gli usi consentiti dalla legge, per necessità cliniche e terapeutiche (es.: valutare il livello di ansia percepito, ecc).
La psicoterapia è una pratica terapeutica costituita dal rapporto di interazione terapeuta-paziente
diretto essenzialmente a ricostituire o rafforzare l’efficienza funzionale della personalità.
La psicoterapia fa parte della mia formazione presso la Scuola di Terapia Cognitivo-Costruttivista C.T.C. di Como.
Nell’approccio cognitivo standard il terapeuta è l’unico “agente attivo della terapia” che guida il paziente
al riconoscimento dei suoi “schemi disfunzionali”. Nel modello Cognitivo-Costruttivista, invece, è il paziente stesso, sotto la guida
dello specialista, a comprendere la sua personale modalità di conoscere il mondo e a trovare delle personali alternative di
interazione con esso, meno rigide e più “percorribili”.
Questa fase è costituita da incontri successivi al processo psicodiagnostico,
con lo scopo di promuovere il cambiamento e sostenere la persona in situazioni difficili o sentite come problematiche.
La psicoterapia può essere rivolta a bambini, adolescenti e adulti in caso di:
• difficoltà nelle relazioni (coppia, famiglia, genitorialità)
• difficoltà lavorativa e scolastica
• lutto, malattia propria o di un proprio caro, momento di crisi
• gravidanza, nascita di un figlio, difficoltà di procreazione
• difficoltà e disagio a seguito di danno fisico
• psicoeducazione alimentare
• adozione e affido
• disturbi depressivi
• disturbi d’ansia (attacchi di panico, ansia sociale, fobie)
• disturbo ossessivo-compulsivo
• disturbi della nutrizione e dell’alimentazione
• disturbi da sintomi somatici
• disturbi correlati a eventi traumatici e stressanti
La Psicologia del Benessere è un approccio specifico della psicologia orientato al ripristino di un maggior benessere psico-fisico in diversi ambiti: a scuola, in famiglia, al lavoro e all’interno delle proprie relazioni personali.
L’attuale contesto socio-culturale richiede prestazioni sempre più performanti, standard sempre più elevati, confronti con gli altri sempre più competitivi.
L’intervento si specifica nel facilitare l’acquisizione di strumenti e strategie che possano permettere di fronteggiare gli stati emotivi e lo stress della vita quotidiana.
Il percorso di benessere psicologico consiste in una serie di incontri specifici individuali o di gruppo dimensionati in funzione della situazione.
La Neuropsicologia clinica è la disciplina applicata che si occupa della valutazione e della riabilitazione dei disturbi cognitivi (agnosie, afasie, amnesie, ecc.) in seguito a lesione cerebrale vascolare, traumatica oppure a un deterioramento intellettivo. Gli obiettivi sono quelli di identificare l’eventuale compromissione cognitiva (memoria, affettività, motilità, linguaggio e ragionamento) e potenziare le varie funzioni nell’anziano anche in assenza di patologie degenerative o traumi. I colloqui di valutazione e di riabilitazione variano a seconda dell’esigenza e della gravità del disturbo. Gli incontri di potenziamento cognitivo vengono dimensionati in funzione degli obiettivi da raggiungere. Gli incontri possono essere individuali o di gruppo.
Il Counseling psicologico è uno spazio individuale per riflettere su di sé, chiarire le proprie difficoltà, orientare lo sviluppo di potenzialità e la crescita individuale, per trovare strategie nuove e osservare le situazioni attraverso prospettive alternative.
È un percorso che si attua al di fuori di contesti clinici e psicopatologici.
Gli obiettivi prevedono la facilitazione dei processi di comunicazione, il miglioramento e la gestione dello stress e della qualità di vita in termini di benessere psicologico. Pertanto lo scopo è quello di affrontare le difficoltà riscontrate a scuola, in famiglia, al lavoro e nelle relazioni personali.
Il percorso di Counceling consiste in brevi cicli di incontri dimensionati in funzione delle esigenze della persona, orientativamente da 4 a 6 incontri.
I sogni e il loro significato hanno sempre affascinato l'uomo fin dalle più antiche civiltà. Oggi, nonostante i progressi delle neuroscienze, che tentano di dare una spiegazione razionale della dinamica dei sogni, la nostra fantasia continua ad essere sedotta dalle immagini oniriche. Spesso incomprensibili, i sogni si annodano alla parte più profonda della nostra mente, quella dominata dalle emozioni. La terapia cognitivo-costruttivista aiuta a rendere maggiormente consapevoli i processi affettivi e cognitivi da cui siamo caratterizzati e che influenzano il modo in cui sogniamo. Questo approccio ad esempio può essere molto utile nel caso di un sonno disturbato da incubi ricorrenti.
Una o più condizioni stressogene, se particolarmente intense o protratte nel tempo, possono indurre in ambito lavorativo
l’ormai nota sindrome del BURNOUT, solitamente caratterizzata da particolari stati d’animo (ansia, irritabilità,
esaurimento fisico, panico, agitazione, senso di colpa, negativismo, ridotta autostima, empatia e capacità d’ascolto etc.),
somatizzazioni (emicrania, sudorazioni, insonnia, disturbi gastrointestinali, parestesie etc.) reazioni comportamentali
(assenze o ritardi frequenti sul posto di lavoro, chiusura difensiva al dialogo, distacco emotivo, ridotta creatività).
La professione finisce per assumere un’importanza smisurata nella vita di relazione e l’individuo non riesce a “staccare”
mentalmente tendendo a lasciarsi andare anche a reazioni emotive, impulsive e aggressive. Sembra pertanto impossibile
distogliere l'attenzione dalle proprie mansioni e addirittura il luogo di lavoro si trasforma in una seconda casa dentro
la quale ci si sente intrappolati.
A questo proposito vi proponiamo un veloce questionario di autovalutazione dello stress lavorativo, volto a monitorare
il proprio stato emotivo in relazione al lavoro.
Alti livelli di stress sono indice di un disagio che potrebbe essere affrontato con l'aiuto di un terapeuta..
Al giorno d'oggi, i disturbi della nutrizione e dell'alimentazione ricoprono una parte non indifferente
del disagio psicologico. Ormai i concetti di anoressia e bulimia sono entrati a far parte del vocabolario
comune e tali disturbi vengono diffusamente trattati in ambito terapeutico [...].
Numerosi studi sono stati condotti per valutare le variabili coinvolte nei processi solutori e i meccanismi costitutivi dell'insight problem solving, ma negli ultimi anni gli sforzi si sono concentrati principalmente sul processo di incubazione, considerato comunemente un fattore agevolante, attraverso il quale i soggetti raggiungerebbero la soluzione improvvisamente dopo aver messo da parte il problema per un periodo di tempo, dedicandosi ad altre attività, avendo fallito nei primi tentativi [...].
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